Distacchi in adolescenza

I legami e i distacchi sono processi fisiologici comuni a tutti gli esseri viventi. Il processo di separazione inizia con la nascita e prosegue nel corso della vita: ci si distacca dai propri genitori, dai figli, dai vincoli affettivi e professionali pur conservando le tracce che tali legami hanno inciso in modo permanente dentro di noi.

Per quanto in alcune culture venga declinato in modo differente, il processo di separazione è un movimento universale e comporta un travaglio psichico e sociale doloroso, imprevisto per quanto pensato e temuto, poiché ciò che si scioglie non è solo il legame esterno ma anche i legami interiori di ciascuno (i bisogni, le attese, i desideri).

Accettare il distacco dei figli, rispetto a quello di un coniuge o di un genitore anziano può sembrare più semplice, tuttavia anche questa transizione ci pone di fronte a cambiamenti di scena e di ruolo, difficili da accogliere senza lacerazioni.

“…Il cambiamento repentino di mio figlio adolescente ci ha disorientato, messo in crisi…In teoria so come ci si dovrebbe comportare con i figli, dispenso di continuo consigli ad amici, leggo libri, articoli ma quando si è in casa non si riesce a metterlo in pratica. Quasi fossi guidata da una forza sconosciuta

…Per me è inconcepibile in caso di divorzio staccarmi dai miei figli… C’è qualcosa di innaturale, di non fisiologico nel non poter più condividere con i miei figli la quotidianità dopo il divorzio…

Fa piacere vedere i propri figli crescere, trasformarsi nel corpo e nel modo di porsi e abbigliarsi,  tuttavia è difficile accettare che possano fare a meno di noi”

Se è stato relativamente facile “provvedere” durante l’infanzia, più difficile è rendersi conto che ad un certo punto i figli non ne vogliono sapere di quelle provviste.

La protezione materna, l’invadenza amorevole, funzionale quando i figli erano piccoli per costruire le fondamenta di una buona relazione, diventa in adolescenza un impedimento alla loro crescita.

Distaccarsi dall’immagine dei figli, bisognosi di protezione come durante l’infanzia, non significa “dimettersi” dal ruolo di genitore. Si tratta di mettere in atto un progressivo indebolimento degli aspetti protettivi che avevano caratterizzato l’infanzia e rafforzare uno stile di maggiore flessibilità per favorire l’emancipazione, tenendo conto sia degli aspetti di dipendenza ancora presenti nella condizione adolescenziale sia degli aspetti di autonomia e della loro difficile e mutevole composizione.

Nella famiglia lunga questo movimento di progressiva spinta verso l’autonomia si è però affievolita, producendo una pericolosa stabilità che impedisce il distacco.

É solo accettando la continua oscillazione tra le varie polarità (“dentro e fuori”, “vicino e lontano”), che gli adolescenti propongono spesso disarmonicamente, che la famiglia può continuare ad essere un porto, una base sicura a cui approvvigionarsi per ripartire per viaggi sempre più lunghi.

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